Evelin Costa, nata nel 1976 a Palermo, vive a Terrasini dal 2010. Ha studiato Filosofia. Blogger dal 2008, nei suoi articoli o interviste si dedica all’arte, pittura, cultura e tradizioni siciliane. Collabora con alcuni siti e giornali online, si occupa dell’organizzazione, cura e promozione di eventi culturali. Dipinge da autodidatta. Nel 2013 la sua prima mostra di pittura “Donne del Mondo”, promossa dall’Associazione AsaDin, affronta la ricerca del sé e dell’altro a partire dal tema delle donne e dell’immigrazione. Nel Dicembre 2014 questa mostra è stata inserita all’interno degli eventi della Giornata di Impegno e di Memoria dedicata ai dieci anni dalla scomparsa di Felicia Bartolotta Impastato ed esposta nella sala di Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato a Cinisi. Nell’Aprile del 2015 è stata riproposta al Festival della Legalità “Conta e Cammina” a Macomer in Sardegna. Tra il 2013 e il 2015 ha partecipato ad alcune mostre personali, bipersonali e collettive curate da diverse associazioni tra cui l’Associazione Asadin di Cinisi-Terrasini, Associazione Simposium di Terrasini, Galleria Studio 71 di Palermo, Palermo Cult Pensiero, Associazione RicercArte.

sabato 5 dicembre 2015

Eco-logico, mostra di manifesti ecosostenibili ad Alcamo

All'interno della collettiva "Eco-logico, manifesti ecosostenibili" che si terrà ad Alcamo presso il Centro Congressi Marconi alle 17.00 dedicata al rispetto dell'ambiente, ci sarà il mio quadro "Abbraccia la natura". Vi aspetto!




Comunicato Stampa


Sarà inaugurata sabato 5 dicembre alle ore 17:00 presso il Centro Congressi Marconi- sala Rubino Alcamo (TP) la mostra itinerante Eco-Logico Manifesti eco-sostenibili. La mostra a cura dell’associazione culturale RicercArte, con il patrocinio del comune di Alcamo, nasce da un’idea del direttore artistico Naire Feo. Testi di Giovanna Calabretta, Lea Di Salvo. Correzione bozze Piera Ingargiola, ufficio stampa Bartolomeo Conciauro, PR Evelin Costa, Anna Scorsone, foto in catalogo fornite degli artisti, Catalogo virtuale a cura di TrapaniCalabretta.



CONCEPT: L’Associazione culturale RicercArte, attenta alla promozione artistica in chiave sociale, culturale ed ambientale, propone un progetto finalizzato alla riflessione e alla sensibilizzazione attorno al tema della sostenibilità del nostro vivere contemporaneo, in un dialogo surreale con le generazioni future. Ecologia è una parola che deriva dal greco e si traduce come "discorso sull'ambiente" e adoperare il manifesto come supporto del discorso non è una scelta casuale.

Nato al tempo della rivoluzione industriale e dei primi consumi di massa, il manifesto sin dagli albori della sua storia si è posto come strumento di propaganda per incrementare la vendita di merci ed è quindi lo strumento che il capitalismo ha utilizzato per promuovere la filosofia del compra, usa e getta.

Toulouse Lautrec con i suoi manifesti ha dato poi un ampia dimostrazione di come l'arte possa esprimersi egregiamente con questo strumento. Opera di creatività destinata ad essere letta e compresa da un pubblico vasto ed eterogeneo, si avvale di un sistema di segni, di messaggi cromatici frutto di esperienze che sono contemporaneamente individuali e collettive.

Ed è proprio questa sua necessità di avere dei contenuti da comunicare a molti mediante un linguaggio comprensibile, che ha reso ai nostri occhi lampante come il manifesto potesse costituire un veicolo di idee e di prese di posizione, di sogni e desideri attorno alle nuove esigenze di tutela e di consapevolezza su temi economico-ambientali.


Gli Artisti: Luciana Anelli, Rossella Andriani, Nino Belmonte, Eugenia Bramanti, Evelin Costa, Enza Grillo, Antonietta Mazzamuto, Maria Laura Riccobono, Angela Sarzana,Vincenzo Settipani, Nancy Sofia,Giuseppe Viviano.



giovedì 8 ottobre 2015

“NOI CON VOI 3” collettiva a Monreale (PA)

Oggi si inaugura una mostra collettiva a cui ho il piacere di partecipare con un mio lavoro, una composizione di quattro piccoli ritratti intitolata "Donne migranti". Ringrazio l'associazione Ricercarte per questa bella esperienza. Sotto il comunicato con tutte le informazioni utili.



Giovedì 8 Ottobre alle ore 17:30 sarà inaugurata la mostra d’arte  contemporanea intitolata “NOI CON VOI 3” presso il Monastero dei Benedettini a Monreale, sala  Giaconia e sala  Leto. La mostra, organizzata dall’Associazione  Culturale RicercArte con il Patrocinio del comune di Monreale, sarà visitabile dall’ 8 al 24     ottobre 2015, il martedì-giovedì-sabato dalle 15:00 alle 18:00.

Questa mostra collettiva vuole essere un momento di “ incontro – confronto” fra gli artisti che in questi  anni di attività hanno contribuito alla crescita umana e culturale dell’ Ass.ne RicercArte, mantenendo sempre l’obiettivo di promozione e ricerca nel campo delle arti visive contemporanee.


Gli Artisti: Rossella Andriani, Luciana Anelli , Arturo Barbante, Dora Bottaro, Eleonora Bruno, Cettina Callari, Pietro Cardone, Silvana Ciccarello, Evelin Costa, Liliana Errera, Antonella Farinella, Giovanna Gennaro, Gilda Gubiotti, Piera Ingargiola, Andrea La casa, Nicola Lisanti, Maria lo Duca, Pino Manzella, Aldo Palazzo, Maria Laura Riccobono, Maria Salvaggio, Angela Sarzana, Nancy Sofia, Antonella Stillone,  Ketty Tamburello, Liana  Taurini Barbato, Caterina Vicari, Trapani-Calabretta , Tiziana Viola Massa.

L'evento aderisce all' Undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (http://www.amci.org/gdcundicesimaedizionenoiconvoi3)

     Il mio quadro


giovedì 20 agosto 2015

"Metamorfosi" mostra di pittura di Evelin Costa e Pino Manzella a Terrasini (PA)

Ho il piacere di invitarvi alla mostra di pittura che realizzerò insieme al pittore e amico Pino Manzella tra il 21 Agosto ed il 10 Settembre 2015. 

Venerdì 21 Agosto 2015 alle ore 21.30, presso la sala espositiva del Margaret Cafè di Terrasini in Via Madonia 93, si inaugura la mostra di pittura intitolata "Metamorfosi" di Evelin Costa e Pino Manzella. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 10 Settembre 2015.
Una serie di quadri che secondo diverse sfaccettature rappresentano, la metamorfosi, simbolo della trasformazione e della complessità del reale. Diverse interpretazioni del tema a partire dal mito, dalla letteratura e da una osservazione critica della realtà. Ironia, fantasia, sogno, stupore come strumenti per affrontare e decodificare l’esistente.
Così scrive Giuseppe Viviano nel testo di presentazione della mostra intitolato "Oltre le apparenze": Metamorfosi” è un’esposizione bipersonale di pittura di Evelin Costa e Pino Manzella sul tema classico della trasformazione somatica, del cambiamento morfologico e della coppia di opposti identità-alterità. [...]  Evelin Costa e Pino Manzella interpretano il topos mitologico-letterario della metamorfosi con lo stile e il linguaggio espressivo che li distingue e li identifica. Due linguaggi a confronto e due modi di intendere la pittura, differenti nella scelta del supporto e del colore, nella selezione dei soggetti, nel messaggio, uniti nel comune denominatore del concetto di mutazione formale cui corrisponde una mutazione concettuale, una traslitterazione di significato. Entrambi parlano al presente. [...] Evelin Costa predilige il ritratto, in primo piano e a figura ambientata. Si avvale di tecniche e materiali classici, di colori a olio e tela, talvolta integrati con preziosi inserti. Nelle sue tele rivivono i personaggi di alcuni tra i miti greci più noti, in un impianto pittorico in cui l’atto di reinterpretazione morfologica e semantica mantiene la riconoscibilità del soggetto e del mito cui si riferisce. Rappresentano figure femminili, simboli e paradigmi di una condizione esistenziale, al centro di una ricerca estetica e concettuale non scevra da finalità di denuncia sociale. [...] Pino Manzella preferisce le allegorie, il simbolismo. Le sue tele sono fogli di carta e vecchi documenti; i colori, gli acquerelli. Le sue metamorfosi sono ironiche, allusive, da leggere con rimandi a un piano di significato altro rispetto a quello visivo. Da interpretare. Si ispirano liberamente al repertorio mitologico o alla letteratura più recente, a Nitzsche e Kafka, si legano all’attualità, alla cronaca, alla politica. Anche da questa rassegna emerge la passione civile di un uomo del suo tempo, di un cittadino, di un artista coerente nell’impegno sociale e negli ideali... 

mercoledì 15 luglio 2015

Ci vediamo al Margaret Café

Siete invitati alla collettiva di pittura giorno 17 Luglio 2015 alle 19 in Via Madonia 93 a Terrasini, presso la sala espositiva del Margaret Cafè, all'interno della mostra c'è anche un quadro dipinto da me, sono onorata e felice di partecipare a questa mostra insieme ad artisti di grandissimo valore e spessore tra cui il pittore Antonino G. Perricone scomparso da solo un mese e fotografi e pittori quali Antonella Affronti, Anna Balsamo, Caterina Blunda, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Angelo Denaro, Rita Gambino, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Daniela Marcianò, Antonietta Mazzamuto, Lidia Navarra, Caterina Rao, Giusto Sucato, Giuseppe Uzzaco, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa. Vi aspettiamo Antonella Affronti, Anna Balsamo, Caterina Blunda, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Evelin Costa, Angelo Denaro, Rita Gambino, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Daniela Marcianò, Antonietta Mazzamuto, Lidia Navarra, Antonino G. Perricone (scomparso il mese scorso), Caterina Rao, Giusto Sucato, Giuseppe Uzzaco, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa. La mostra è stata prodotta dalla Galleria Studio 71 di Palermo e presentata in catalogo con un testo di Vinny Scorsone (L’appuntamento), resterà aperta tutti i giorni fino al 31 Luglio 2015. Vi aspettiamo
https://www.facebook.com/events/1608278369433162/



MARGARET CAFE’
VIA Madonia n. 93  – 90049 Terrasini PA 

Tel. 338 386 7133


COMUNICATO STAMPA

Il 17 luglio 2015 dalle ore 19.00 la mostra collettiva Ci vediamo al Margaret Café” ritorna a Terrasini  nella sua sede iniziale e cioè in Via Madonia n. 93.
La mostra è stata prodotta dalla Galleria Studio 71 di Palermo e finalizzata a ricreare quelle atmosfere a prescindere dal luogo; bar e luoghi di riunione o posti di lavoro quando, si discuteva di cultura e di politica. Oggi questi luoghi si chiamano caffè letterari o altro e al loro interno puoi leggere il giornale o un libro, incontrare un amico, un conoscente o avere un appuntamento di lavoro.
La mostra già esposta oltre che al Margaret Café è stata esposta a Casa Memoria di Cinisi e alla Libreria del Mare a Palermo. Ritorna quindi al Margaret per completare il suo iter espositivo.  
Scegliere luoghi a misura d’uomo, raccolti e intimi come le gallerie d’arte private o i circoli, sono state sempre una caratteristica degli artisti europei.
Luoghi in cui avvenivano gli scontri e i dibattiti più accesi al fine di affermare una teoria o un’idea. Ospitare quindi la mostra dei 24 dipinti di formato 30 x 30 degli autori di questo evento i quali sono: Antonella Affronti, Anna Balsamo, Caterina Blunda, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Evelin Costa, Angelo Denaro, Rita Gambino, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Daniela Marcianò, Antonietta Mazzamuto, Lidia Navarra, Antonino G. Perricone (scomparso il mese scorso), Caterina Rao, Giusto Sucato, Giuseppe Uzzaco, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa. Pittori e fotografi che hanno voluto ribadire il concetto di quanto sia importante la socialità di questi luoghi dell’incontro.
La mostra, presentata in catalogo con un testo di Vinny Scorsone (L’appuntamento), resterà aperta tutti i giorni fino al 31 Luglio 2015 dalle 10.00 alle 23.00  catalogo a richiesta. Ingresso gratuito.
 
La direzione artistica
Francesco M. Scorsone
Studio71pa@tin.it



         
opera di Antonino G. Perricone






il mio quadro


mercoledì 29 aprile 2015

Lo sguardo dell'altro. Intervista

Lo sguardo dell’altro: Macomer è bella vista dagli occhi dell’artista Evelin Costa

Bentos

di Luca Contini
“Macomer è una graziosa cittadina”. Così dopo una settimana di permanenza in città, ha scritto la giovane artista Evelin Costa al suo rientro in Sicilia dopo l’intensa esperienza vissuta al Festival della legalità Conta e Cammina organizzato dal Centro servizi culturali e dalla Cooperativa Progetto H di Macomer. Un giudizio inusuale e che, di per sé, fa notizia. In alcuni anni città ricca e dinamica, in altri emblema del settore industriale, per un lungo periodo città di servizi e di opportunità, ma bella e graziosa, di Macomer, non lo pensiamo neanche noi che ci abitiamo. È curioso sentirselo dire da chi arriva da lontano e ci guarda con occhi diversi. Ancor di più se quegli occhi hanno la sensibilità di chi frequenta l’arte e la bellezza. Nata a Palermo nel 1976, Evelin Costa vive aTerrasini dal 2010. Ha studiato Filosofia e da sempre è impegnata nel sociale ed in ambiti culturali. Le sue principali attività? Scrivere e dipingere. Blogger dal 2008, si occupa di cultura, tradizioni e storia della gastronomia siciliana. Collabora con alcuni siti e giornali online. Dipinge da autodidatta, soprattutto ritratti. Nel 2013 la sua prima mostra di pittura Donne del Mondo, promossa dall’Associazione AsaDin, affrontava la ricerca del sé e dell’altro a partire dal tema delle donne e dell’immigrazione. Quanto basta per chiederle:
Cosa hai trovato di bello a Macomer?
Dopo aver attraversato parte della Sardegna in auto... CONTINUA su bentos.it

sabato 25 aprile 2015

Da Macomer a Cinisi, con uno sguardo al mondo per contare di più

Questo mio articolo non sarà il racconto di chi ha osservato, ma quello di chi ha partecipato ad un momento di grande valore e da questo spirito di “partecipazione” non potrò prescindere, perché il coinvolgimento emotivo e mentale che ho vissuto è stato troppo intenso.


Volo dalla Sicilia alla Sardegna. Un cammino per aria che dura solo quaranta minuti che per me sono eterni, ma il vento che ci accoglie a Cagliari è respiro per i miei sensi. C’è un sole forte. Ci accolgono i sorrisi e l’affetto dei nostri amici sardi, Antonella, Roberta e Davide. Comincia un lungo viaggio in auto verso Macomer. Attraversiamo il cuore della Sardegna in una strada che non è poi così diversa dalle strade siciliane a cui sono abituata, qualche scossone ogni tanto dovuto ad un manto stradale non perfetto, ma niente di che. Mi colpisce lo spazio. Tanto spazio non costruito, vegetazione incolta, ulivi selvatici, molto verde. Potrebbe sembrare un vuoto da riempire ed invece è così pieno di senso.
Macomer è una graziosa cittadina, sembra che “tutto” disti ad almeno un’ora da qui. Molto spazio, appunto. Era una città ricca fino a qualche anno fa. Viveva grazie ad aziende tessili e casearie e poi c’erano le caserme per il CAR con un certo movimento dovuto ai numerosi ospiti che arrivavano per assistere al giuramento militare di qualche figlio o parente. Poi il nulla. La crisi ha fatto chiudere le aziende, non ci sono più le caserme. Almeno 1500 persone in cassa integrazione, un inceneritore che rischia di bloccare il mercato agroalimentare. La cittadina si è spopolata e questo si nota.
C’è un bel cuore antico a Macomer che ho visitato soprattutto di notte, quando in giro non c’era più nessuno. Piccole case del tipico color scuro della pietra basaltica che caratterizza la zona. Ricordano i nuraghi disseminati nel verde della campagna circostante. Una chiesetta, vicoli e angoli affascinanti,la casa di un poeta cieco, Melchiorre Murenu, l’Omero del Marghine, dal nome della catena montuosa che ci circonda.  Alcuni murales di Pina Monne con le tristi poesie del vate ed immagini campestri. Fuori dal piccolo centro tutto è un po’ più desolato, si sente l’abbandono e lo sconforto che si sta vivendo.
Arriviamo al Centro Studi UnlaQuesto è un luogo dei sogni per me. E’ il luogo dove trascorrerò la gran parte della settimana. Era una caserma e adesso al suo interno ci sono libri, computer, una mediateca, un palco, spazi per laboratori per bambini, una sala registrazioni, c’è anche una stampante 3d che da sempre stuzzica la mia fantasia. Tutto è colorato, allegro, vivo, accogliente, come i ragazzi che vi lavorano. CONTINUA su cinisionline

mercoledì 11 marzo 2015

Ci vediamo alla Libreria del Mare

il 13 marzo 2015 alle ore 17.00 verrà inaugurata alla Libreria del Mare Via Cala n. 50, la mostra collettiva dal titolo: 
Ci vediamo alla Libreria del Mare
(dalla serie del Margaret Café). Alle mostra partecipano tanti artisti di grande valore ed io sono molto onorata di farne parte con un mio quadro, vi aspetto!!!


domenica 8 marzo 2015

"Io non mi fermo qui!"

All'interno dell'evento "Io non mi fermo qui!" http://www.cinisionline.it/…/8-marzo-io-non-mi-fermo-…/10561   promosso dall'Associazione LABNovecento45 al Bar Palazzolo di Cinisi alle 16.30, si potrà anche visitare la Mostra fotografica a cura dell'Associazione AsaDin. Io faccio parte della nuova Associazione LABNovecento45 ed in collaborazione con AsaDin ho avuto la fortuna di visionare in anteprima le bellissime foto e di scrivere il testo di presentazione della mostra. Vi aspettiamo.

"Spose che dopo aver dismesso l’abito bianco della Festa, apoteosi della ricercatezza estetica, scelgono di indossarlo non più come simbolo di purezza ostentata e di apparenza, ma come “abito di lotta” per il superamento degli ostacoli che si presentano nel corso della vita. 
Una serie di scatti mai statici in cui tolti tutti gli orpelli, il trucco perfetto, le acconciature e ogni velo di effimero, è stravolta l’idea convenzionale di bellezza. Un continuo divenire che è movimento anche interiore, una crescita verso l’autoaffermazione. Una donna che afferra la propria esistenza tra le mani scegliendo di non fermarsi dinanzi alle difficoltà, ai limiti imposti ed autoimposti, vivendo intensamente la vita, che nella metafora di una corsa ad ostacoli, non ha come obiettivo un podio, ma il percorso stesso, fatto di cadute, ferite, salti, rialzate.
Così la sposa coraggiosamente intraprende una scalata faticosa verso la meta, arrampicandosi su una parete rocciosa a picco sul mare. Si salva dalle fiamme che vorrebbero avvolgere i veli che la ricoprono, si libera da reti rosse come il sangue che cercano di imprigionare la sua essenza vitale. Sconfigge il filo spinato che trattiene il suo diafano velo ma non la sua anima. Varca un cancello lasciandosi volare dietro ogni pensiero triste. In un braccio di ferro con la morte vestita di nero riesce a vincere. Solleva la propria gonna ingombrante per una corsa libera oltre ogni metaforico “stop”, scavalca muri di asperità, spezza le catene che la opprimono, emerge tra le spine come per risorgere. Scaglia una sedia a un doloroso destino da cui vuole allontanarsi, e sormontando delle scale trova la forza per calpestare ogni possibile segnale di dolore. Esce dal tunnel con passo sicuro, scappa da una galleria verso la luce e la libertà, apre una porta lasciandosi alle spalle spaventose oscurità. Nella sua corsa ad ostacoli è aiutata solo dalle proprie gambe muscolose e da un paio di scarpe da ginnastica, è lanciata in un salto verso il futuro con la forza vibrante di un cavallo nero. Fugge dal male spinta dall’amore per i suoi cari che la tengono legata alla vita e grazie al sostegno degli altri intraprende la propria gara personale, in una sorta di staffetta fra donne e se è in difficoltà non rimane da sola su uno scoglio impervio ma trova una mano a cui aggrapparsi. Rompe la propria immagine sofferente riflessa nello specchio con l’aiuto di una mazza ma soprattutto con una fragorosa risata. Cosa c’è dentro e oltre quell’abito bianco? Uno sguardo che sembra distaccarsi da sé, ma che scava nella propria interiorità prova a svelare questo interrogativo profondo.
Un viaggio intimo ma anche collettivo, nel quale queste spose liberate da ogni paura e costrizione trovano forza in sé e fuori da sé, stringendosi le mani tra loro e guardando verso l’azzurro del cielo, in una corsa comune, sfrenata e sorridente, insieme."
Evelin Costa

sabato 10 gennaio 2015

Ci vediamo a... Casa Memoria


Domani 11 Gennaio 2015 alle 16:00 si inaugura la mostra "Ci vediamo a Casa Memoria" a Cinisi presso la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

In questo luogo così importante di cultura, dialogo, arte e impegno si darà vita alla seconda tappa di questa mostra "itinerante" partita dal "Margaret Cafè" di Terrasini, da cui è stato tratto il logo che caratterizza tutti i quadri appartenenti a questa mostra collettiva, a rappresentare proprio l'idea di un bar o comunque un luogo di ritrovo dove poter incontrare altre persone, discutere  di arte, cultura, idealità, amicizia etc.

 In un momento di crisi, vuoto culturale e difficoltà al confronto come quello attuale, è molto bello e utile poter riflettere sulla possibilità di dialogo, comunanza, conoscenza e confronto, perchè solo la cultura può veramente cambiare il mondo.

Ho anche io il privilegio di partecipare a questa mostra nella quale sono presenti opere di artisti siciliani di vero talento, è per me una gioia indefinibile che il mio quadro sia esposto insieme a questi altri piccoli (solo per dimensione) quadri che regalano un'atmosfera molto piacevole e rinfrancante.  

Venite a trovarci a Casa Memoria.

il mio quadro "Confidenze"
                           

COMUNICATO STAMPA
Domenica dalle ore 16.00 in poi e fino alle 19.00 verrà inaugurata presso la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Corso Umberto n. 220, Cinisi, PA-  la mostra collettiva dal titolo:
Ci vediamo a Casa Memoria
(dalla serie del Margaret Café)

Abbiamo scelto per questa seconda tappa la Casa Memoria di Felicia e Peppino Impastato perché l’arte da sempre è stato un grande veicolo di informazione e di cultura. Un passepartout capace di aprire porte impenetrabili e scardinare pregiudizi atavici.
Il nostro intento è quello di ricreare quelle atmosfere a prescindere dal luogo; bar o luoghi di riunione post lavoro. quando, si discuteva di cultura e di politica. Oggi questi posti si chiamano caffè letterari o altro e al loro interno puoi leggere il giornale o un libro, incontrare un amico, un conoscente o avere un appuntamento di lavoro.
“Ci vediamo al Margaret Café” in questo caso è solo un modo di dire per determinare un luogo noto, un luogo dove sei certo che non sarai da solo ad aspettare ma ci saranno altri che, come te, hanno interessi culturali e con i quali potere scambiare punti di vista comuni; e se mai quel qualcuno con il quale avevi un appuntamento non verrà, pazienza, avrai “incontrato” tante altre persone. 
Gli autori di questo evento sono: Antonella Affronti, Anna Balsamo, Caterina Blunda, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Evelin Costa, Angelo Denaro, Rita Gambino, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Daniela Marcianò, Antonietta Mazzamuto, Lidia Navarra, Antonino G. Perricone, Caterina Rao, Giusto Sucato, Giuseppe Uzzaco, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa. Pittori e fotografi che hanno voluto ribadire il concetto di quanto sia importante la socialità di questi luoghi dell’incontro.
La mostra, presentata in catalogo con un testo di Vinny Scorsone (L’appuntamento), resterà aperta tutti i giorni fino al 18 gennaio 2015 dalle 16.00 alle 19.00 e dal 19 fino al 31 gennaio 2015 su appuntamento chiamando lo 091 8666233 o \3492814892. Catalogo ed. Studio 71 Palermo  € 5,00.
La direzione artistica
Francesco M. Scorsone

 

        
ASSOCIAZIONE CULTURALE STUDIO 71 PALERMO
Via Fuxa n. 9 – tel. 091 6372862 – studio71pa@tin.it
www.studio71.it
 
  

domenica 4 gennaio 2015

Memoria, impegno, arte, in nome di Felicia Bartolotta Impastato a Cinisi

Ecco due articoli per raccontare la giornata del 7 dicembre dedicata a Felicia Bartolotta Impastato, una donna la cui battaglia è da tenere sempre viva. Durante la giornata sono state inaugurate diverse mostre tra cui la mia, intitolata “Donne”, visitabile fino al mese di Gennaio all’ex casa Badalamenti a Cinisi. 
Per saperne di più leggete i due articoli.



A dieci anni dalla scomparsa di Felicia Bartolotta Impastato, giornata di impegno e di memoria


La locandina del programma
La locandina del programma
Generalmente  le donne vengono messe in luce quando diventano vittime e descritte  come bisognose di protezione, ma questo è un racconto parziale e paradossalmente più rassicurante della realtà.
Ci sono infatti donne che hanno saputo cambiare il proprio status da “oggetti di violenza” a “soggetti di liberazione”, che hanno subito un sopruso, un dolore  incommensurabile, ma con una forza inimmaginabile hanno creduto di poter ribaltare la situazione, facendo paura a chi le voleva zitte per mantenere immutabile l’esistente. Felicia  Bartolotta   è stata un esempio di questa forza e di questa capacità di reagire. Non viene ricordata solo per essere la madre di Peppino Impastato, ucciso perché combatteva la mafia, la madre vittima a cui è stato tolto un figlio che amava, viene ricordata perché ha saputo trasformarsi in una donna che ha essa stessa lottato per migliorare l’esistente e l’ha fatto a viso aperto, seguendo l’iter della giustizia e della legalità ma non solo.  Continua su cinisionline
Cronaca di una giornata di memoria e di impegno


Cinisi, 7 dicembre 2104. Una giornata di quelle in cui l’emozione si respira nell’aria, tra un abbraccio, un ricordo e la speranza che ancora ci sia la possibilità di cambiamento e di una società migliore.

Pochi passi a piedi per raggiungere la persiana di Casa Memoria e l’immagine che mi ritorna continuamente in mente è quella della foto in bianco e nero di Felicia che con un lieve sorriso, la pelle segnata dal tempo, dal dolore e dalla lotta, apre proprio quella persiana e sembra invitarci ancora nella sua casa, che lei stessa ha voluto trasformare in un luogo di incontro, di cultura, di impegno e di lotta contro la mafia.
Una piccola folla si raccoglie davanti alla porta, i soliti amici, i vecchi compagni, le persone che non si sono ancora stancate di crederci, forse poche, ma importanti, due amici e compagni giunti dalla Sardegna per questa giornata ed un nutrito gruppo di studenti e studentesse universitari di Scienze della Formazione che hanno voglia di collaborare con Casa Memoria, perché come dichiareranno poco dopo al microfono, per chi vuole diventare un educatore è importante ricordare Peppino e Felicia. Continua su cinisionline